Lunedì 17 Novembre 2014 13:20 Letto : 626 volte
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La cantautrice pugliese torna ad esibirsi nella capitaleIn apertura l’esibizione di Leo Folgori e tante guest nel corso della serata 28 novembre – Locanda Atlantide – Via dei Lucani, 22/bore 22:00 – ingresso 5 € - 06 96045875
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Torna di nuovo in concerto UNA (Marzia Stano) con il suo “Come in cielo così in terra”, disco pubblicato lo scorso 23 settembre per MArteLabel (con il sostegno di Puglia Sounds Record), secondo capitolo della sua carriera da solista. Dopo il i quattro appuntamenti nel panorama europeo del mese scorso, che l’ha vista esibirsi a Berlino, Parigi, Bruxelles e Lussemburgo, UNA è ripartita con il suo tour italiano con una serie di date nelle migliori location: il prossimo concerto sarà venerdì 28 novembre alla Locanda Atlantide di Roma (Via dei Lucani 22/b, ore 22:00, ingresso 5 euro, prevendita su www.marteticket.it). Faranno parte dell’appuntamento numerose guest, musicisti e amici con i quali la cantautrice ha collaborato e condiviso il suo percorso artistico in questi ultimi anni, oltre alla consueta lineup costituita da Gianni Masci alle chitarre e Luca “Molla” Giura al basso e alle percussioni. Aprirà l’evento l’esibizione di Leo Folgori, cantautore con il quale UNA ha collaborato per il suo disco di esordio “Vieni Via” pubblicato lo scorso 15 maggio (Beta Produzioni). Con la direzione artistica di Niccolò Pagani, l’album è anticipato dalla pubblicazione di “Il ballo del serpente”, primo singolo. Folgori è tra gli ospiti della programmazione della BiennaleMArtelive (durante il quale presenta il videoclip del suo nuovo singolo, “Vieni Via”) e rientra tra i finalisti delle Targhe Tenco nella sezione “Miglior Opera Prima”. Il progetto “Come in cielo così in terra”, promosso da PUGLIA SOUNDS RECORD - PO FESR PUGLIA 2007/2013 ASSE IV - INVESTIAMO NEL VOSTRO FUTURO”, e realizzato al Gas Vintage Records di Roma, propone undici tracce nate da un sinergico lavoro di squadra che ha visto a fianco della cantautrice Daniele “Coffe” Rossi (già produttore di Niccolò Fabi e Tiromancino) come ingegnere del suono, produttore artistico e musicista, Leo Pari nei panni di supervisore dei testi e arrangiatore di alcune musiche, Gianni Masci come polistrumentista, compositore di musiche e arrangiamenti. Ogni brano è un piccolo racconto breve, come “breve” è la durata dell’esperienze descritte: lo spaesamento esistenziale, l’assenza di prospettive future della generazione cui fa riferimento, il tema della precarietà, il rapporto con la propria sessualità, il bisogno di essere amati, l’incapacità di creare legami affettivi e continuativi nel tempo, l’insicurezza e le paure che limitano le scelte di una donna, l’idiosincrasia verso il mondo sociale e la chiusura in se stessi, esasperate da una realtà sempre più effimera e dissipata. |